sabato 8 dicembre 2007

Booktrailer: una novità Made in Usa approdata in Italia

Immaginate un trailer, che sappiamo essere una video-anticipazione di un film che uscirà presto nelle sale cinematografiche, utilizzato in ambito editoriale per presentare un libro. Vi chiederete come si potrebbe rappresentare in video una cosa come un libro che, a differenza di un film, è fatto di pagine e inchiostro. Beh incredibile ma vero: la soluzione viene dagli Stati Uniti e dopo i primi esperimenti in Inghilterra e Olanda arriva anche da noi e sembra aver già trovato molti sostenitori, a cominciare dalla Marsilio Editori che ha commissionato al team Bonsaininja (www.bonsaininja.com) un trailer sul nuovo romanzo di Will Christopher Baer “Baciami Giuda” in uscita ad Aprile nella collana Black. Il booktrailer proprio come il suo gemello cinematografico ha una durata che va dai 30sec ai 2min ma è più innovativo ed anche molto più difficile da costruire perché deve saper ricreare attraverso una commistione di suoni,musica,immagini e parole l’atmosfera del libro che presenta. Con il booktrailer pochi istanti sono più efficaci di 1000 parole perché il suo punto di forza è il saper evocare sensazioni attraverso un abile puzzle multimediale. Immancabili critiche e perplessità da parte di alcuni che già in diversi forum aperti nel web su questo argomento dicono la loro: se il trailer è generico può essere superfluo mentre se troppo specifico può imporre ciò che si dovrebbe immaginare oppure è la solita trovata pubblicitaria per far sbancare i best seller che sbancherebbero comunque. Ma anche le opinioni positive non mancano: il booktrailer è un modo creativo e originale x stimolare i lettori pigri e far andare in libreria chi di solito non ci va. Uno dei componenti del team Bonsaininja ha risposto alle critiche affermando che il booktrailer serve solamente ad accendere l’attenzione su un certo libro, non è uno spot pubblicitario ma un trailer e come tale deve solo “far parlare”, aggiungere elementi e non toglierli. L’aspetto + importante di questo strumento ha a che fare col tipo di pubblico che intende raggiungere: quello + giovane formato sia dagli acquirenti, che non hanno tempo di passare ore in libreria x scoprire libri di cui magari non sospettano l’esistenza, che dai nuovi scrittori emergenti che spesso hanno difficoltà a far conoscere il loro testo visti i divari di notorietà che li separano dagli scrittori affermati. Vedremo quanto entrerà a far parte del nostro quotidiano questo nuovo elemento di promozione editoriale che per ora sembra promettere molto bene e che all’estero sta spopolando!