martedì 30 ottobre 2007

Roma: città-nido per 4 milioni di storni

Sembra incredibile eppure è così: la nostra città è divenuta da anni l'habitat ideale per questa specie di uccelli. Il disagio è grande e le polemiche da parte sia dei residenti di zona Prati che delle persone che transitano da quelle parti non si sono spente col passare del tempo. Non è solo un problema di igiene ma di viabilità. Le persone che camminano in alcune vie e che non vogliono essere letteralmente "bombardate" devono usare l'ombrello anche quando è una bella giornata. Io stesso sono una delle tante sfortunate vittime di questi uccelli. L'odore degli escrementi è pungente e aumenta ancora di più quando piove. Non invidio chi è costretto a sentirlo ogni giorno perchè magari abita nel quartiere nè chi deve parcheggiare la macchina in quelle dannate vie: non la riconoscerebbe dopo 2 giorni sotto un albero. Senza contare i marciapiedi e le strade che sono sempre più rovinate e che spesso, dopo che è piovuto, diventano scivolose e quindi un terreno pericoloso per gli anziani (non per niente il Comune di Roma è immerso nelle cause legali). La Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) ha da qualche anno adottato un metodo indolore per scacciare gli ospiti indesiderati dalle zone che hanno scelto per nidificare. Utilizzando versi d'allarme registrati e fasci di luci, i volontari dell'associazione sono riusciti ad allontanarli sempre più e a dividerli in stormi più piccoli che scelgono zone meno sensibili. Tuttavia il disagio rimane per alcune vie intorno a Viale Mazzini. Non si può trascurare il problema solo perchè è circoscritto ad un numero limitato di punti della città. Questo è il periodo dell'anno in cui stormi giganteschi di questi uccelli raggiungono il nostro paese dal nord Europa e la Lipu ha promesso, con la collaborazione dell'Ama, che monitorerà e terrà sotto controllo questa "calamità romana" e che provvederà ad informare i residenti con dei volantini recapitati per posta. Speriamo che i romani possano presto tornare ad utilizzare l'ombrello solo e soltanto quando piove acqua!

venerdì 26 ottobre 2007

Bigfoot: una leggenda locale divenuta mondiale



Coloro che girarono questo video decine di anni fa non avrebbero potuto mostrarlo ad ogni persona sul pianeta se non fosse esistito internet. Ha circolato x anni attraverso modalità analogiche ma poterlo condividere con tutto il mondo accedendo con un semplice click è molto diverso. Si allarga la sua visione a tutti coloro che sono affascinati dalla criptozoologia. Vivere esperienze comuni o fuori dal normale (come quella del filmato in oggetto) e poterne rendere partecipi e testimoni tutti gli esseri umani ci permette di essere con gli occhi là dove non siamo con il corpo.

sabato 20 ottobre 2007

La Luna: qualcuno o qualcosa ci osserva da lassù?




Secondo l'astronauta della NASA Neil Armstrong, gli alieni hanno una base sul nostro satellite e ci dicono, in termini piuttosto decisi, di tenerci a distanza dalla Luna. A quanto dicono i rapporti finora noti, sia Neil Armstrong che Edwin Aldrin videro degli UFO dopo il famoso sbarco sulla Luna dell'Apollo 11 il 21 luglio 1969. Uno degli astronauti riferì di aver visto una luce sopra e dentro un cratere durante la ripresa televisiva, seguita da una richiesta di maggiori informazioni da parte del controllo missione. Ecco il dialogo che si sarebbe svolto fra Luna e Terra:
NASA: Che cosa c'è? Controllo missione chiama Apollo 11...
Apollo 11: Quelle cose sono enormi, mio Dio! Enormi! Oh, mio Dio, non ci credereste! Vi dico che stiamo vedendo altre ' navicelle qui fuori. Sono ferme sul bordo del cratere! Sono sulla Luna e ci stanno osservando!
NASA: Non vi preoccupate! Attenetevi al programma!
Apollo 11: ma è incredibile, fantastico, non potreste mai immaginarlo!
NASA: sappiamo di questo. andate dall'altra parte!
Apollo 11: allora...è una forma di vita quella!
NASA: cambia frequenza. usate BRAVO TANGO,ripeto, BRAVO TANGO.

Un professore, ha voluto rimanere anonimo, ha inviato alle organizzazioni ufologiche il seguente resoconto di un dialogo da lui avuto con Neil Armstrong durante un simposio della NASA:
Professore: Che cosa accadde veramente fuori dell'Apollo 11?
Armstrong: Una cosa incredibile, anche se noi abbiamo sempre saputo di questa possibilità. Il fatto è che loro (gli Alieni) ci hanno intimato di allontanarci!
Professore: Che cosa vuole dire "intimato di allontanarci"?
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, posso solamente dire che le loro astronavi sono di gran lunga superiori alle nostre sia per dimensioni che per tecnologia. Accipicchia se erano grandi!... e minacciose!
Professore: Ma la NASA ha ugualmente inviato sulla Luna altre missioni dopo l'Apollo 11... .
Armstrong: Naturalmente: la NASA le aveva già annunciate a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra.
Secondo l'ufologo americano Vladimir Azhazha, "Neil Armstrong disse al Controllo Missione che due enormi oggetti sconosciuti stavano osservando lui ed Aldrin dopo l'atterraggio sulla Luna. Ma questo messaggio non è mai stato ascoltato dal pubblico, perché la NASA lo ha censurato." Aleksandr Kasantesev afferma che Buzz Aldrin fece un film a colori dell'UFO da dentro la navicella, e la cinepresa continuò a filmare se stesso e Armstrong anche quando furono fuori. Armstrong confermò che la storia era vera, ma rifiutò di dare ulteriori dettagli, poi ammise che la CIA voleva nascondere l'accaduto.
Qui vi propongo due foto identiche, risalenti al giorno dello sbarco, in una delle quali un cerchietto colorato evidenzia quello che nell'altra foto potrebbe non saltare all'occhio. Sono davvero inquietanti e straordinarie allo stesso tempo.



Frana sulle Dolomiti in diretta



La frana avvenuta il 12 ottobre scorso in Val Pusteria è esemplificativo di come si possa cogliere un evento rilevante a livello nazionale anche se si è un passante che ha a disposizione una semplice videocamera digitale o un telefonino di ultima generazione. Chiunque, dovunque e con qualsiasi mezzo fornito dalle nuove tecnologie può documentare un fatto qualsiasi e metterlo a conoscenza di tutti: questo è il motto del Web 2.0

San Salvario: il Bronx di Torino?







Internet è senza dubbio un mezzo che permette ad alcune realtà di venire alla luce. Le amplifica in modo che arrivino agli occhi e alle orekkie delle persone che ignoravano quelle situazioni. Ho perciò scelto il secondo video perchè è un esempio evidente di ciò che è possibile fare oggi se si ha fantasia, voglia di fare e se si vogliono mostrare fatti sia belli che brutti che fanno parte della quotidianità.
In questo caso abbiamo un video riguardante i problemi di un quartiere di Torino. San Salvario è un quartiere degradato che ha aspetti inquietanti a causa di problemi socio-demografici ed etnici. Per lo più i residenti sono extracomunitari di origine magrebina e nigeriana. Coloro che ci vivono, e che devono assistere a episodi di microcriminalità e di degrado sociale penso che siano stati riconoscenti ai ragazzi che hanno fatto questa video-inchiesta.
E' stato un modo per parlare di ciò che succede, del senso di insicurezza e di impotenza che predomina in loro.
Trovo interessante che i ragazzi abbiano dato voce non solo a residenti italiani ma anche a extracomunitari. Originale l'idea di rappresentare il quartiere utilizzando Google Earth. Si ha voluto mostrare San Salvario dall'alto ed evidenziarne i confini come se fosse una realtà a parte, un'isola disagiata dentro la città. Un luogo con pochi spazi verdi, con una densità demografica elevata, con edifici fatiscenti e con poco controllo da parte delle forze dell'ordine.

domenica 14 ottobre 2007

Sigla Spiderman anni '70

Vi posto questo video sulla sigla del telefilm di spiderman degli anni '70. personalmente non l'ho mai visto in televisione ma se qualcuno di voi se lo ricorda si faccia avanti e abbia il coraggio di ammettere di aver visto questo "capolavoro" :)

Resident Evil Extinction



Ieri sera ho visto il terzo episodio della ormai famosissima saga horror nata sulla playstation alla metà degli anni '90. Ancora ricordo le ore intere trascorse davanti alla televisione "rapito" com'ero dalla storia, dagli enigmi e dagli zombie che mi facevano prendere gli infarti. Tornando al film devo purtroppo dire che nonostante sia ricco di effetti speciali e di alcuni momenti che fanno saltare sulla poltrona, non è all'altezza delle pellicole precedenti in quanto ad azione. Mi spiego subito. Chi ha visto il primo e il secondo film della serie avrà notato le numerose sequenze di combattimento della stupenda Milla Yovovich e i colpi di scena. Mi dispiace ammetterlo ma in Extinction non c'è tutta quell'azione anche se rimane un film da non perdere soprattutto se si è cultori sia del videogioco che della trasposizione sul grande schermo. Per finire vi do una piccola anticipazione: a giudicare dal finale probabilmente la storia non finisce qui...

sabato 13 ottobre 2007

Strage di Erba





Il processo per la strage di Erba è appena iniziato e già ci sono i primi colpi di scena: i coniugi Romano che poco dopo gli omicidi si sono dichiarati colpevoli ora incredibilmente dicono di non essere gli assassini e, anzi , di sapere il nome del vero assassino. Secondo gli avvocati del tunisino Azouz e del sopravvissuto alla strage, il Signor Mario Frigerio, questa è una cosa inammissibile perchè infanga la memoria delle vittime. Davanti a fatti del genere ognuno di noi si fa una sua idea personale. Per la maggior parte si fa strada un sentimento di solidarietà nei confronti dei parenti delle vittime ma forse ancora di più un sentimento di vendetta. Però c'è anche impotenza perchè troppo spesso in Italia la legge non punisce chi sbaglia come davvero meriterebbe e questo crea un senso di insoddisfazione nella gran parte dei cittadini che non si sentono affatto cautelati. Forse parlare di ritorno alla pena di morte non è del tutto sbagliato perchè resterebbe l'unica soluzione per questo Paese dove i reati veramente efferati sono trattati come fatti di poca importanza. Per citarne un altro basti pensare all'omicidio di Cogne sul quale ancora oggi, nonostante si sappia che l'assassina sia Annamaria Franzoni, l'intera vicenda sembra essere finita nel buio. Come quella di Mario Alessi che ha ucciso barbaramente il piccolo Tommaso Onofri. E per parlare di fatti più recenti come dovrebbero sentirsi i parenti e gli amici di quei ragazzi travolti e uccisi da un romeno in stato di ubriachezza e che ha ricevuto come condanna soltanto 4 anni di carcere? In quelle persone che non vedono risultati rilevanti per trovare il colpevole della morte delle loro persone care o che se viene trovato gli vedono dare una condanna non proporzionata al crimine che hanno commesso, soprattutto se si pensa alle vite che hanno rovinato per sempre (e non parlo solo di quelle delle vittime ma anche delle persone che gli volevano bene), penso che la fiducia nei confronti dello Stato sia davvero messa a dura prova e d'altra parte come gli si potrebbe dar torto?

Sabato mattina

C'ho sonnooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!! datemi un cuscinoooooooo!!!