martedì 4 novembre 2008

Università statali vs private

Negli ultimi giorni mi è capitato di leggere castronerie scritte da individui di chiaro pensiero sinistroide, i quali sparavano a zero sul governo, dicendo che sta subdolamente cercando di azzerare le università statali in quanto covi di comunisti. Inoltre, ho letto, il governo starebbe operando in maniera sottile dei provvedimenti in stile dittatoriale. Allora io mi chiedo: qui tutta la gente di sinistra ha davvero una fobia per gli spettri del passato? Dire che il governo vuole mandare in rovina le università statali mi sembra una cavolata. Come lo è anche quella che nelle statali ci sarebbero professori incompetenti e di poco prestigio rispetto a quelli delle private e che questo faccia comodo al governo stesso, così da screditare le università pubbliche e incitare i ragazzi ad andare a quelle private. Ma non è assolutamente vero! Io mi sono laureato alla Sapienza nella triennale e ovviamente c'era il 99% degli studenti di sinistra. Ma fin qui non c'è nulla di nuovo perchè è sempre stato così, soprattutto alla Sapienza. Ora sto facendo la specialistica in una università privata e quindi si potrebbe pensare che la musica sia diversa. Invece paradossalmente no. Il 90% degli studenti è di sinistra. Quindi dire che le università private siano privilegiate dal governo e che perciò siano in mano alla destra è generalizzare e non avere la minima idea di ciò che si afferma. Per quanto riguarda i titoli dei docenti non è vero che nelle università statali ci sono perfetti sconosciuti o personaggi inferiori a chi insegna in quelle private. Alla Sapienza ho fatto esami con Giorgino (Tg1), Fabio Tricoli (Tg5), Vianello ("Mi manda Rai3"), i quali non sono certo degli sconosciuti. All'università dove sto studiando ho fatto esami con Paolo Liguori (Tgcom), Mario Pendinelli (ex direttore de "Il Messaggero") e Stefano Gentiloni (ex direttore Rai3). Quindi ritengo che i livelli di preparazione da entrambe le parti siano più che buoni. Se poi si guardano più le differenze che le somiglianze allora è un altro discorso.