sabato 29 marzo 2008

Pechino: risarcimento per famiglie delle vittime

Il governo cinese ha annunciato l'intenzione di pagare un indennizzo ai parenti delle 18 vittime degli scontri di Lhasa dello scorso 14 marzo. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Xinhua, ogni famiglia ricevera' 200mila yuan, pari a circa 18mila euro.

Questo rappresenta solo un insulto alla memoria di coloro che sono stati trucidati. Una bustarella con la quale la Cina si mette la coscienza a posto o con la quale spera di apparire sensibile nei confronti di coloro che hanno perso la vita.

Torna l'ora legale

Alle 2 di domenica 30 marzo si sposteranno le lancette dell'orologio in avanti di un'ora.

"Si prevede, con un'ora in più di luce durante i prossimi sette mesi, un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 646,2 milioni di kilowattora (...) con una stima del risparmio economico relativo all'ora legale per il 2008 di 84 milioni di euro", ha scritto in una nota Terna, la società che gestisce la rete di trasporto ad alta tensione.

Un kilowattora costa in media al cliente finale 13 centesimi di euro al netto delle imposte.
Terna ha aggiunto che la stima del 2008 è sostanzialmente in linea con quanto l'Italia ha risparmiato lo scorso anno, cioè 645,2 milioni di kilowattora.

Secondo Terna, con l'ora legale dal 2004 al 2007 l'Italia ha risparmiato, complessivamente, oltre 2,5 miliardi di kilowattora corrispondenti a circa 300 milioni di euro.

L'ora solare verrà ripristinata il 26 ottobre 2008.

martedì 25 marzo 2008

Smart 2008 Usa


Spot americano sulla Smart Fortwo con colonna sonora tratta dalla celebre saga di Mel Brooks "Get smart".

lunedì 24 marzo 2008

Una nuova Smart in cantiere

Daimler AG starebbe pensando ad un’erede per la sfortunata Smart Forfour, modello a quattro porte che ha fatto un bel flop a causa probabilmente delle dimensioni troppo esagerate per potersi chiamare Smart.

A differenza del modello che l'ha preceduta, lo stile della prossima Forfour, prodotta in joint-venture con Mitsubishi, dovrebbe essere molto vicino a quello della piccola Fortwo. Non solo: la prima montava un motore anteriore trasversale a trazione anteriore mentre questa manterrà il motore posteriore trasversale con trasmissione del moto direttamente alle ruote posteriori, proprio come la Fortwo.

domenica 23 marzo 2008

Cina rifiuta dialogo con Dalai Lama

Sembra sempre più remota da parte della Cina la possibilità di un colloquio con il leader tibetano, almeno finchè non si avrà la certezza di aver ristabilito il controllo sui territori in tumulto. Qin Gang ha spiegato che l'ottimismo mostrato dal premier britannico Gordon Brown dopo il colloquio col suo omologo cinese Wen Jiabao - che secondo Brown sarebbe pronto a incontrare il leader tibetano ad alcune condizioni - è frutto di un equivoco. Wen ha ripetuto le condizioni che la Cina ha sempre posto per i colloqui: che il Dalai Lama "rinunci all'indipendenza del Tibet, affermi che Taiwan è parte della Cina e che rinneghi la violenza". Intanto alcune testimonianze parlano di migliaia di soldati diretti verso le regioni più occidentali del paese a popolazione tibetana. Restano rigide le disposizioni del governo di Pechino riguardo ai giornalisti, ormai quasi totalmente banditi dalla regione, e afferma che chiunque decida di dirigersi in quei luoghi lo farà a proprio rischio e pericolo.

Una riflessione: troppe persone si ricordano e criticano dittature come quella avuta in Italia e in Germania negli anni '40 ma ben poche vogliono ricordare quelle avute in Russia e che persistono tuttora in Cina. Un popolo sta combattendo per la propria vita e indipendenza e il mondo sta a guardare. La storia si ripete.

Magdi Allam si converte

Magdi Allam, vice direttore del Corriere della Sera, ha scelto di passare dalla religione musulmana a quella cattolica e durante la veglia solenne nella Basilica di San Pietro è stato battezzato da Papa Benedetto XVI. La madre del giornalista vive in Arabia Saudita, per motivi religiosi. Magdi Allam è nato al Cairo nel 1952. Prima collaboratore e poi corrispondente di "Repubblica" dall'Egitto, trasferitosi a Roma diventa l'esperto di questioni islamiche del giornale allora diretto da Eugenio Scalfari. Con i suoi articoli e le sue inchieste entra in rotta di collisione con molte organizzazioni islamiche presenti in Italia ed e' costretto a vivere sotto scorta (condizione alla quale lo obbligherà ora anche la decisione di diventare cristiano pubblicamente). Tre anni fa Paolo Mieli lo chiama al "Corriere della Sera" come vice direttore "ad personam". Particolarmente attento e appassionato alle tematiche che concernono la realtà dei modelli di convivenza sociali in Occidente, quali identità' nazionale e democrazia, immigrazione e integrazione, islam e terrorismo, le sue posizioni e proposte sono spesso appoggiate dal quotidiano cattolico "Avvenire" e dal card. Camillo Ruini, vicario di Roma. Laureato in Sociologia all'Universita' La Sapienza di Roma, ha pubblicato con la Mondadori "Viva Israele. Dall'ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia" (2007), "Io amo l'Italia. Ma gli italiani la amano?" (2006), "Vincere la paura. La mia vita contro il terrorismo islamico e l'incoscienza dell'Occidente" (2005), "Kamikaze made in Europe. Riuscirà l'Occidente a sconfiggere i terroristi islamici?" (2004), "Saddam. Storia segreta di un dittatore" (2003), "Bin Laden in Italia. Viaggio nell'islam radicale" (2002), "Diario dall'Islam" (2002). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui il Premio Saint-Vincent di Giornalismo, la Medaglia del Senato della Repubblica Italiana conferita dal Centro Pio Manzù, l'Ambrogino d'Oro del Comune di Milano, il Premio internazionale Dan David e il Mass Media Award dell'American Jewish Committee.

lunedì 17 marzo 2008

Tibet sotto assedio, aumentano le vittime

E' scaduto a mezzanotte ora locale, le 17 in Italia, l'ultimatum lanciato da Pechino ai rivoltosi. Secondo il Parlamento tibetano in esilio le vittime sono centinaia, ma il governo cinese sostiene di non aver sparato sui dimostranti a Lhasa. Londra a Pechino: "Attenti a non rovinare le Olimpiadi". La Commissione Ue si dice preoccupata ma ritiene sbagliato il boicottaggio dei Giochi. E la Russia dichiara: "I rapporti Cina-Dalai Lama sono questione interna". Il Sir, Servizio Informazione Religiosa della Cei, interviene sul mancato accenno di papa Benedetto XVI alla crisi del Tibet durante l'Angelus di ieri: ''Difficile pensare ad una svista, molto più facile riflettere sulla difficoltà di dialogo con Pechino''. Santanché: "Otto atleti italiani non andranno ai Giochi, giusto il boicottaggio". Domani partiranno per Katmandu i tre studenti italiani rimasti bloccati a Lhasa. Il presidente Napolitano: "Per il Tibet necessaria una iniziativa dell'Unione Europea". "Reporter senza Frontiere" ha denunciato la censura messa in atto dal governo cinese per impedire ai giornalisti di documentare ciò che sta accadendo. Censura imposta anche su Internet e ai media cinesi.

Finora le parole non sono servite assolutamente a nulla e come risultato la Cina continua incurante a compiere stragi su stragi. E' da decenni che il Tibet anela l'indipendenza e in cambio ha avuto solo dolore e morte. Possibile che interessi politici ed economici nei confronti della Cina da parte del resto del mondo prevalgano sul genocidio che sta avvenendo in questi giorni? Ci vorrebbe un'azione decisa che porti all'immediata cessazione delle ostilità dell'esercito cinese nei confronti dei monaci. Eppure domina l'esitazione. La Cina ha molta strada da fare nel campo dei diritti umani. E' assurdo che nel mondo esista ancora una dittatura e che quest'ultima si trovi nel paese che contende a Stati Uniti ed Europa il predominio economico mondiale. Speriamo solo che la soluzione, qualunque sia e sempre che ci si arrivi, non giunga troppo tardi. La storia è piena di episodi iniziati così e che si sono conclusi tragicamente.

domenica 16 marzo 2008

Moro, martire dello Stato

Era il 16 Marzo del 1978 quando l'On. Aldo Moro, presidente della Dc, fu sequestrato da un commando delle Brigate Rosse a Via Fani a Roma. Gli uomini della sua scorta tutti uccisi. Un fatto che fece restare l'Italia con il fiato sospeso per 55 giorni che saranno ricordati come i più misteriosi dell'intera storia della Repubblica Italiana. Il rapimento avviene alla vigilia del voto parlamentare che sancisce l'entrata del partito comunista nella maggioranza di governo. I terroristi affermano di voler processare Moro in quanto rappresenta tutta la Democrazia Cristiana. Il 9 Maggio del 1978 Moro sarà ucciso con diversi colpi di pistola da Mario Moretti, uno dei 10 brigatisti coinvolti nel suo rapimento (ma si pensa che fossero di più), e il suo corpo ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa abbandonata in Via Caetani. Questo rapimento avviene, ricordiamolo, durante gli anni della Guerra Fredda e sicuramente America ed ex Unione Sovietica non sono stati estranei alla vicenda. I tempi non erano ancora maturi per un possibile governo di larghe intese tra due partiti con ideologie così opposte. Gli assassini dell'On. Moro hanno distrutto la vita di molte famiglie le quali ancora oggi si chiedono se esista giustizia in questo paese. Famiglie che al processo contro i brigatisti hanno dovuto sopportare risa e insulti da questi ultimi che si mostravano per nulla pentiti del loro gesto e che affermavano con estrema naturalezza di aver agito in nome del popolo. Come si può perdonare un branco di assassini? Le famiglie degli uomini della scorta non possono e tuttora dicono che il loro perdono non serve perchè quelli che hanno ucciso i loro cari sono stati perdonati dallo Stato, dalle Istituzioni e sono scampati alla Giustizia. Oggi infatti 7 di quei 10 componenti delle Br sono liberi. Anche i colleghi di Moro tuttavia si comportarono incoerentemente durante il periodo della sua prigionia. Una cosa è certa: all'interno della Dc c'era chi non aveva interesse affinchè il presidente si salvasse. Era un personaggio scomodo sia per la sua ideologia sia perchè durante la sua prigionia stava rivelando segreti della politica interna ed estera ai brigatisti. Segreti potenzialmente dannosi per il sistema politico vigente in quanto lo mettevano a rischio di ricatti futuri da parte dei terroristi. E cosa dire dello Stato che ha condotto le indagini con estrema incapacità? La segnalazione che Moro si trovasse in un appartamento in Via Gradoli a Roma sulla Cassia, arrivò con 1 mese di ritardo all'intelligence. Perchè? E perchè si decise di cercare il covo delle Br nel paese di Gradoli anzichè cercare una Via Gradoli nella capitale commettendo così un errore grossolano? O un errore intenzionale? Si perchè, la moglie di Moro disse di aver chiesto agli inquirenti di cercare una via con quel nome ma le fu risposto che non esisteva persino dall'On. Cossiga. Tante le ipotesi che si sono formulate nel corso degli anni ma si sospetta fortemente che il rapimento dell'On. Moro fu progettato e sostenuto da più forze, non solo dalle Br (all'interno delle quali sembra che ci fosse qualcuno contrario alla condanna a morte del presidente). Politica, terrorismo, malavita, servizi segreti e probabilmente anche il Vaticano e la Banda della Magliana furono strettamente collegate in questa vicenda che rappresenta uno dei capitoli più cupi e sanguinosi della storia della politica italiana.

mercoledì 12 marzo 2008

Montesquieu, leggi e politica dei nostri giorni

Montesquieu con lo Spirito delle leggi afferma che queste ultime cambiano a seconda della nazione, che devono essere in armonia con la natura dell’ambiente fisico e con il governo costituito in quello specifico territorio. Tutte le relazioni che le leggi giuridiche instaurano con ciò che le circonda e che fa parte della nazione nella quale vigono, formano quello che si chiama spirito delle leggi; l’anima delle leggi risiede nel paese dove sono state scritte. Pensare di poter applicare in modo arbitrario le leggi di una nazione ad un’altra è assurdo in quanto ogni nazione differisce dall’altra: cambiano usi, costumi, ricchezza, religione, numero di cittadini, le loro inclinazioni e cambia anche il grado di libertà compatibile con la costituzione. Ciò che va bene in un paese può non andar bene in un altro. Inoltre Montesquieu esalta la democrazia opponendola al dispotismo ma afferma che essa è corruttibile e che se lo spirito di eguaglianza eccede, cioè quando il popolo vuol fare tutto da sé, è facile che nasca un’aristocrazia o una dittatura. Partendo dalla considerazione che “il potere assoluto corrompe assolutamente” egli analizza i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Se i primi due sono nella mani di un’unica persona il cittadino corre il rischio di diventare un suddito. Ritiene che sarebbe molto democratico se ogni cittadino potesse dire la sua in materia di cosa pubblica ma visto che ciò sarebbe troppo disordinato e richiederebbe tempi troppo lunghi nei grandi stati, bisogna che il popolo elegga dei rappresentanti che parlino per lui. Il diritto al voto tuttavia è solo di chi è proprietario di qualcosa quindi si basa sulla stratificazione sociale. In conclusione può dirsi veramente libera solo quella costituzione nella quale chi detiene il potere non ne abusi. Per evitare ciò non rimane che mettere in mani diverse i poteri sopra enunciati in modo che ciascuno limiti l’altro. Ma quando il potere legislativo sarà corrotto il popolo perderà la propria libertà. Tutto questo è di grande attualità. In Italia ad esempio non sembra ci sia una divisione così netta dei poteri. Basti notare come l’ultimo Governo abbia occupato tutte le posizioni più rilevanti con suoi esponenti, la magistratura agisce sotto la spinta di fini politici o in base a quello che dicono i mass media, senza contare l’enorme potere economico delle grandi corporazioni che influisce in tutti i campi in particolare quello politico. Le leggi non tutelano più il cittadino ma solo chi le fa. Ciò che diceva M., il concetto di liberalismo, una società eterogenea nella quale governare bene dipende dal dividere in modo giusto il potere, è divenuto solo un’utopia. Oggi coloro che dovrebbero rappresentare i cittadini perseguono solo i propri interessi e pur di non abbandonare le posizioni di potere fanno promesse che poi non mantengono. Il cittadino ormai è tale solo formalmente perché in realtà è divenuto più simile ad un suddito, costretto ad eleggere pescecani mascherati da paladini della democrazia.



Ora vorrei spiegare perchè ho parlato della situazione attuale nella parte finale della scheda. A differenza di ciò che molti miei colleghi hanno pensato (sorridendo sarcasticamente e parlando mentre stavo cercando di spiegare con estrema calma) non sto mettendo in discussione la democrazia, o tale che sia, che vige nel nostro paese. E' chiaro come il sole che chiunque vinca le elezioni- anche se nelle ultime Prodi ha vinto per poche migliaia di voti (e bisogna ancora accertarsi se siano stati veri o fittizzi)- ha il diritto di governare come vuole e di mettere (se vuole) solo propri esponenti alla guida dei ministeri e delle istituzioni varie. Però in una situazione come quella in cui giaceva il nostro paese, spaccato in due, sarebbe stato maturo e responsabile da parte del neo-premier accettare la proposta dell'opposizione e collaborare per risolvere i problemi della nazione. Invece forti della vittoria "schiacciante", Prodi e Company hanno sbattuto la porta in faccia a Berlusconi, il quale verso la fine del governo Prodi rifiutò il dialogo perchè aveva capito che quest'ultimo stava per crollare e che voleva salvare il salvabile offrendo all'opposizione ciò che in precedenza aveva lui stesso arrogantemente rifiutato. Questo che dico non è aria fritta ma è un fatto che chiunque avesse seguito un minimo di telegiornali durante questi ultimi 2 anni saprebbe benissimo. E' indiscutibile che in situazioni nelle quali è urgente risollevare le sorti di un paese, la maggioranza e l'opposizione dovrebbero mettersi intorno ad un tavolo e cooperare per arrivare al bene generale. Invece si è assistito ad una maggioranza che non ha lasciato nè la presidenza della Camera nè quella del Senato all'opposizione, che si è sbrigata ad occupare le poltrone dei ministeri, a dissanguare i cittadini con tasse assurde per fare in poco tempo ciò che andrebbe normalmente fatto in diversi anni e ad annaspare pur di arrivare alla soglia minima dei 2 anni pur di ottenere la pensione per i propri parlamentari. Tutto ciò non solo è disgustoso ma anche triste in quanto l'Italia dovrebbe essere un paese civile come la Francia, la Spagna e la Germania e potrebbe essere migliore di tutti e tre questi paesi ma purtroppo ha una classe politica mediocre tranne poche eccezioni e i cittadini ne pagano il prezzo.

ps- Quando Prodi vinse le elezioni sentivo molta gente che si vantava di averlo votato, alcuni conoscenti lo votarono solo per fare un dispetto a Berlusconi (anche se alla fin fine il dispetto lo hanno fatto a se stessi e a tutto il paese) quindi non condividevano affatto le idee della Sinistra. Quando apparve chiaro che Prodi non era capace di governare quelle stesse persone ne parlavano male e quando cadde affermavano addirittura di non averlo votato...ma questa è un'altra storia che ha come soggetto l'incoerenza di coloro che votano senza pensare e non mi va di parlarne ora...

L'Italia agli italiani

Daniela Santanchè, candidato premier del partito La Destra, mette come punto principale del suo programma elettorale la sicurezza del Paese e la restituzione dell'Italia agli italiani. Questo non significa, come affermano alcuni esponenti degli schieramenti opposti, un ritorno a idee fasciste ma vuol dire semplicemente gestire il problema immigrazione, soprattutto quella clandestina, con più rigore. Altro che indulto! Chi sbaglia deve pagare. I cittadini devono poter camminare tranquilli la sera senza che accadano episodi allucinanti come quello di Giovanna Reggiani, stuprata e uccisa a Tor di Quinto da un rom il 30 ottobre scorso. O come i ciclisti aggrediti e selvaggiamente picchiati sulla pista ciclabile da romeni senza motivo alcuno. Rischiare di farsi uccidere per un portafoglio è inaccettabile per un cittadino che decide di passare qualche ora in bicicletta. La sicurezza deve essere garantita senza che accadano fatti di cronaca per avere qualche risultato. La giustizia vale sia per gli italiani che per gli stranieri. Se vieni nel nostro paese devi rispettarne le leggi altrimenti finisci in prigione o torni da dove sei venuto. L'On. Santanchè ha anche precisato che molte famiglie italiane si vedono passare avanti da famiglie straniere nelle liste di attesa per un'abitazione popolare. Questo non è giusto. Lo Stato deve tutelare prima di tutto chi è di questo paese e solo dopo chi non lo è. Inoltre la Santanchè ha aggiunto: "Oggi si parla tanto di esplosione di spesa sanitaria.
Basta andare nei pronto soccorso degli ospedali italiani per vedere che l'80% sono clandestini. Allora noi diciamo: Ti curiamo se stai male, ma quando esci dall'ospedale esci accompagnato da un bel foglio di via in mano per ritornare nel Paese d'origine. Insomma un programma che sembra più realistico rispetto a quelli di Pdl e Pd i quali, secondo l'On. Santanchè, sono ben consapevoli di non poter attuare la maggior parte di ciò che promettono visto che non ci sono i fondi.

giovedì 6 marzo 2008

Nuovo scontro tra Obama e Hillary

Dopo la vicenda dei giorni scorsi, nella quale Hillary era stata accusata di aver fatto scurire il volto dell'avversario afroamericano, ora è Obama che parte all'attacco. Il candidato ha dato dell'evasore fiscale alla ex First Lady. «La senatrice Clinton sostiene di essere troppo "occupata" per divulgare la sua dichiarazione dei redditi - afferma un memorandum distribuito alla stampa dall'entourage di Obama - ma visto che è stata in grado di finanziare la propria corsa con 5 milioni di dollari di tasca propria, ci sembra molto strano che non abbia ancora ingaggiato un contabile». Il portavoce di Hillary, Howard Wolfson, ha dichiarato che Obama preferisce gettare fango sulla sua avversaria piuttosto che spiegare i suoi rapporti con il faccendiere Tony Rezko, oggi sotto processo. Mancano ancora più di 5 mesi alla Convention democratica a Denver e, secondo molti, tutte queste schermaglie sono solo l'inizio.

lunedì 3 marzo 2008

Smart presenta Yin-Yang

Erano oltre 2.000 gli invitati al party romano organizzato da Mercedes-Benz per presentare un'edizione limitata del nuovo modello Fortwo. La variante chiamata Ying-Yang propone la famosa citycar in due colori: nero e bianco. Ad aprire la serata nello Spazio Novecento, tutto in bianco e nero grazie a una suggestiva scenografia, l'amministratore delegato Mercedes-Benz Roma Volker Wiedmeyer e i testimonial dell'evento Carolina Crescentini e Kaspar Capparoni, due protagonisti del panorama cinematografico italiano. "E' l'auto più piccola che c'è e per la capitale - ha spiegato Wiedmeyer - è la soluzione ideale. Dopo di lei potrei consigliarvi uno scooter oppure i mezzi pubblici!" ha commentato scherzosamente. Ha inoltre aggiunto che è soprattutto grazie ad una capitale trafficata come Roma se la piccola automobile tedesca ha avuto un così grande successo in Italia.

Corona in possesso di banconote false

Oggi alle ore 6:00 Fabrizio Corona è stato fermato dagli agenti della stradale di Orvieto mentre in un autogrill stava pagando con banconote contraffatte. Durante le fasi del fermo alcune banconote sono finite in autostrada. Ricordiamo che lo scorso 29 febbraio Corona è stato rinviato a giudizio con le accuse di estorsione e tentata estorsione ai danni di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport.

domenica 2 marzo 2008

Usa: torna alla ribalta il tema anoressia

Scatta un nuovo allarme in America per l'anoressia. I medici si dicono infatti preoccupati per un nuovo aspetto che questo disturbo alimentare sta assumendo: la drunkoressia ossia una variante mortale di chi smette di mangiare per poter bere di più. Purtroppo molte giovani prendendo come esempio top models o cantanti finiscono col gettare via la propria vita o metterla in grave rischio e tutto questo solo per l'ossessione della magrezza. Viviamo in una società bombardata da modelli. E' un dato di fatto e malauguratamente non tutti sono schermati da questi messaggi.