lunedì 17 marzo 2008

Tibet sotto assedio, aumentano le vittime

E' scaduto a mezzanotte ora locale, le 17 in Italia, l'ultimatum lanciato da Pechino ai rivoltosi. Secondo il Parlamento tibetano in esilio le vittime sono centinaia, ma il governo cinese sostiene di non aver sparato sui dimostranti a Lhasa. Londra a Pechino: "Attenti a non rovinare le Olimpiadi". La Commissione Ue si dice preoccupata ma ritiene sbagliato il boicottaggio dei Giochi. E la Russia dichiara: "I rapporti Cina-Dalai Lama sono questione interna". Il Sir, Servizio Informazione Religiosa della Cei, interviene sul mancato accenno di papa Benedetto XVI alla crisi del Tibet durante l'Angelus di ieri: ''Difficile pensare ad una svista, molto più facile riflettere sulla difficoltà di dialogo con Pechino''. Santanché: "Otto atleti italiani non andranno ai Giochi, giusto il boicottaggio". Domani partiranno per Katmandu i tre studenti italiani rimasti bloccati a Lhasa. Il presidente Napolitano: "Per il Tibet necessaria una iniziativa dell'Unione Europea". "Reporter senza Frontiere" ha denunciato la censura messa in atto dal governo cinese per impedire ai giornalisti di documentare ciò che sta accadendo. Censura imposta anche su Internet e ai media cinesi.

Finora le parole non sono servite assolutamente a nulla e come risultato la Cina continua incurante a compiere stragi su stragi. E' da decenni che il Tibet anela l'indipendenza e in cambio ha avuto solo dolore e morte. Possibile che interessi politici ed economici nei confronti della Cina da parte del resto del mondo prevalgano sul genocidio che sta avvenendo in questi giorni? Ci vorrebbe un'azione decisa che porti all'immediata cessazione delle ostilità dell'esercito cinese nei confronti dei monaci. Eppure domina l'esitazione. La Cina ha molta strada da fare nel campo dei diritti umani. E' assurdo che nel mondo esista ancora una dittatura e che quest'ultima si trovi nel paese che contende a Stati Uniti ed Europa il predominio economico mondiale. Speriamo solo che la soluzione, qualunque sia e sempre che ci si arrivi, non giunga troppo tardi. La storia è piena di episodi iniziati così e che si sono conclusi tragicamente.

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