giovedì 15 novembre 2007

Ultras: teppisti mascherati da tifosi


Che lo sport, e in particolare il calcio, non fosse + quello di un tempo se ne erano accorti tutti. Ma che divenissero normale routine fatti sconcertanti come quelli avvenuti domenica 11 novembre a roma ci lascia senza parole. Partite che si trasformano in scenari di guerriglia urbana, teppisti che si atteggiano a tifosi e distruggono macchine e beni pubblici, forze dell'ordine impegnate ad arginare simili situazioni e a volte impreparate davanti a tanta follia e devastazione...ma cosa c'entra tutto ciò con il calcio? Questo sport è ormai inquinato da interessi politici ed economici (soprattutto da questi ultimi) e troppo spesso sfocia nella violenza ingiustificata a causa di gruppi di sbandati e imbecilli che, nascondendosi dietro sciarpe e bandiere, in realtà vogliono solo creare disordini e caos. Lo Stato dovrebbe innanzitutto fornire maggiore risorse a polizia e carabinieri. Solo così si può sperare in risultati visibili e in una maggiore sicurezza. Purtroppo la percentuale di coloro che va allo stadio per guardare una partita per piacere è inferiore rispetto alla percentuale dei teppisti (non so come chiamarli altrimenti). A me dispiace soprattutto per i primi, che credono nello sport e per loro è una passione. E' a questi che viene distrutto il piacere di andare allo stadio per passare una domenica con gli amici o con i propri figli e sono invece catapultati in mezzo a scontri tra polizia e ultras. Il video che ho postato non credo abbia bisogno di commenti. Le immagini parlano da sole...

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