giovedì 31 gennaio 2008

La malasanità dilaga in Italia

Sembra assurdo eppure la maggior parte degli ospedali italiani presenta irregolarità sia in campo igienico che per giacenza e deterioramento di macchinari nuovi. In questi anni programmi come Striscia la Notizia hanno mostrato immagini che hanno senza alcun dubbio toccato in negativo il cittadino che vedendo come vengono sprecati i soldi delle tasse resta senza parole. Eppure di parole da dire ce ne sarebbero. Vengono stanziati miliardi di euro all'anno per la sanità e ci ritroviamo in queste condizioni da paese sottosviluppato (con tutto il rispetto per i paesi che lo sono). I Nas hanno constatato che un ospedale su due è fuorilegge. Nella lista c'è di tutto: medicinali e alimenti scaduti, impianti fuori norma, interi reparti in condizioni pietose, medici che non si presentano regolarmente al lavoro, sporcizia persino nelle cucine, umidità, scarafaggi. La situazione è gravissima nel Sud (soprattutto in Calabria, Sicilia e Sardegna) dove gran parte dei nosocomi sembra una discarica. Neanche il Lazio si salva: al policlinico Umberto I di Roma «è stata riscontrata l’inidonea conservazione ed efficienza di attrezzature e immobili oltre alla presenza di cavi elettrici privi di idonea protezione». Meno drastica l'emergenza al Nord. Il Trentino è stata l'unica regione a superare brillantemente il test (tutte e 17 le strutture hanno passato la verifica dei Nas). Una sola domanda: perchè sempre in Italia succedono queste cose? I motivi sono tanti, politici, sociali, culturali ma il fatto è che simili eventi perdurano nel tempo, un numero non irrilevante di persone muore sotto i ferri per mancanza di professionalità e/o per livelli igienici bassissimi e questo è inaccettabile.

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