Il ragazzo è morto sul colpo mentre la ragazza, dopo essere entrata in coma, venerdi mattina è deceduta.
L'auto pirata, dopo l'incidente, è stata abbandonata in via Bencivenga, nei pressi di una caserma della Guardia di Finanza. Tra le ipotesi seguite dagli inquirenti, c'è anche quella di una gara tra automobili.
Nell'impatto violentissimo, i due giovani sono stati sbalzati per circa 20 metri. A raccontarlo è stato il padre della ragazza rimasta uccisa. «Hanno fatto un volo di 20 metri - ha raccontato prima di lasciare il policlinico Umberto I - il conducente di un'auto, un viceprefetto, si è fermato a soccorrerli. Si è prodigato in ogni modo». La famiglia di Flaminia Giordani ha deciso di donare gli organi della giovane. «Abbiamo deciso di firmare per l'espianto degli organi» ha dichiarato il fratello della ragazza, Emiliano.
Stefano Lucidi aveva l'interdizione alla guida. Le indagini degli inquirenti si stanno ora concentrando sull'ipotesi che l'investitore abbia fatto uso di cocaina anche la scorsa notte quando ha travolto i due giovani, fuggendo e non soccorrendoli. Secondo quanto si è appreso, a bordo con lui sulla Mercedes 220 al momento dell'incidente, c'era la sua fidanzata, che è sottoposta ad un provvedimento di limitazione della libertà, l'obbligo di dimora, e che quindi non avrebbe dovuto trovarsi con lui a quell'ora di sera.
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