martedì 15 aprile 2008

Lega Nord, forza interclassista

Il vasto consenso raccolto dal partito di Umberto Bossi si spiega prima di tutto come una risposta ad un bisogno che il precedente governo non è stato capace di soddisfare in alcun modo, cioè ad una necessità di sicurezza da parte dei cittadini, a porre un freno all’immigrazione selvaggia e ad un federalismo fiscale che ponga le basi per una migliore gestione dei fondi per ciascuna città. La Sinistra ha pagato caro il suo perdere contatto con le masse, questa è la sua grave colpa. Ho sentito giudizi molto critici nei confronti di Veltroni da parte di Giordano, di Di Liberto e di Cesare Salvi ma la colpa non è affatto da attribuirsi al leader del Pd ma semmai al malgoverno Prodi di cui gli italiani non potevano certo dimenticare i danni e l’incapacità che ha dimostrato in 20 mesi. Molti esponenti dell’ormai prossima opposizione stanno demonizzando Bossi dicendo che sia il fautore del successo di Berlusconi e affermando che questa è solo una vittoria momentanea perché presto o tardi i due leader si troveranno divisi su diversi temi del programma che hanno presentato. Vorrei ricordare che la Lega Nord e Forza Italia sono alleati da anni e non hanno mai avuto contrasti seri, sicuramente non episodi di lotta e di incomprensione interne come quelli riscontrati all’interno del governo uscente che alla fine è imploso proprio per le sue contraddizioni che fra l’altro erano evidenti sin dall’inizio. I cittadini coscenti della situazione italiana hanno fatto tesoro di 20 mesi di governo di sinistra e hanno tratto le loro conclusioni. Purtroppo partiti minori come la Sinistra Arcobaleno e La Destra non hanno ottenuto il quorum necessario per avere dei rappresentanti in Parlamento e da una parte è un fatto negativo che non ci siano queste voci presenti nell’opposizione ma è anche vero che questo dimostra ai cittadini che questa politica non è finta come si riteneva, che sono loro stessi a decidere le sorti di un partito, e quando accade come in questi casi che non ottengano un numero di voti sufficienti vanno a casa. Ammiro Bertinotti che è stato molto autocritico dicendo che la sconfitta è stata meritata perché la Sinistra ha perso contatto con la realtà del Paese e con le masse che, stando ai dati oggettivi, ha preferito spostarsi verso destra. Maroni, della Lega Nord, ha infatti detto che i voti che ha raccolto il suo partito non sono voti di protesta ma voti di cittadini che vedono nel programma della coalizione di centrodestra una risposta ai loro bisogni urgenti, bisogni che nessun partito di centrosinistra era in grado secondo loro di appagare e, ha aggiunto, i voti alla Lega non provengono solo dalla borghesia ma anche dagli operai e dagli impiegati, quindi è diventato in queste ultime elezioni un partito interclassista a tutti gli effetti. Segno questo che non è stato un voto dato da ex prodiani per capriccio momentaneo e che quindi è inutile che la sinistra speri che tornino indietro tra 5 anni. Si cerca sempre di sottovalutare ciò che pensano i cittadini e secondo me questo non solo è molto grave ma dimostra anche che la sinistra non vuole riconoscere la vittoria del Pdl che oltretutto è stata schiacciante, ottenendo 9 punti in più alla Camera, 9 in più al Senato che in numeri di deputati e di senatori corrispondono a ben 100 per i primi e 37 per i secondi. Per di più la sinistra ha perso regioni come la Sardegna, l’Umbria, la Campania e l’Abruzzo. Un forte messaggio dal Paese che dovrebbe far riflettere. Una vasta maggioranza con la quale ci sono tutte le carte in regola per un governo forte e non frammentario e debole come il precedente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi e' piaciuto molto il tuo articolo, vorrei precisare solo una cosa, quando dici "Vorrei ricordare che la Lega Nord e Forza Italia sono alleati da anni e non hanno mai avuto contrasti seri" ti sfugge che il primo governo Berlusconi (nel 1994) e' caduto proprio per i contrasti con la Lega di Bossi.

Ciao

Anonimo ha detto...

Incomprensioni, tempi non ancora maturi probabilmente ma la voglia di collaborare insieme c'è sempre stata. Sicuramente non ha fatto al paese danni come purtroppo è avvenuto col governo Prodi.

simone ha detto...

...che ha voluto rimanere sulla poltrona e si rifiutava di dimettersi nonostante lo scontento generale sia degli italiani (compresi quelli che lo avevano votato) che dei suoi alleati in materia di politica estera soprattutto...