L’ascesa del prezzo del greggio sembra inarrestabile. E’ arrivato ai 120 dollari al barile. Il sabotaggio alle installazioni petrolifere di Shell in Nigeria e il no dei Paesi Opec a un incremento della produzione continuano a spingere i corsi dell'oro nero. Abdallah Al Badri, presidente dell'Opec, ha detto «Aumenteremola produzione di 5 milioni di barili al giorno nel 2012, 9 milioni nel 2020», aggiungendo però che i prezzi non è l’organizzazione a farli ma il mercato.
A pensarla come lui è Mohammed Al Aleem, ministro dell'Energia del Kuwait che ha affermato che ci sono vari elementi che incidono sul livello dei prezzi: «C'è una forte speculazione. C'è bisogno che i Paesi consumatori e produttori dialoghino. E sono fiducioso su questo».
Di riflesso sono saliti anche i prezzi dei carburanti che hanno sfiorato un nuovo record, sopra 1,43 la benzina e 1,41 euro al litro il gasolio che non è mai stato così caro. E nelle prossime ore sono previsti nuovi aumenti, in particolare giovedì, giorno in cui dovrebbero salire di ben 2 centesimi, a causa della scadenza del bonus fiscale.
1 commento:
Tra un pò andremo tutti in giro a piedi se continua così...
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