L'Asl di Milano sta indagando su un episodio di malaria molto curioso. La storia riguarda una donna residente nel capoluogo lombardo alla quale nelle scorse settimane è stata diagnosticata la malattia in un ospedale di Firenze, dove si trovava in quei giorni per far visita a dei parenti. La stranezza è che la donna non è stata in nessuno dei Paesi a rischio e il solo indizio che gli esperti hanno in mano è un ricovero che la donna ha avuto nei mesi scorsi in un ospedale milanese, dove è entrata in contatto con un uomo ammalatosi di malaria dopo un viaggio.
Ma "l'ipotesi di un contagio tra i due è da escludere", assicura Edgardo Valerio, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl Città di Milano, intervenuto oggi a un convegno sulla lotta alle zanzare organizzato dalla Facoltà di Agraria dell'università degli Studi meneghina. Come pure è da escludere, spiega l'esperto all'Adnkronos Salute a margine dei lavori, che una zanzara milanese abbia potuto pungere l'uomo, 'infettarsi' a sua volta, pungere quindi la donna e trasmetterle la patologia.
"Quel che è certo è che non si tratta di una zanzara autoctona", prosegue Valerio, garantendo "l'assoluta eccezionalità del caso" e invitando i cittadini a "non avere alcun timore. Non c'è alcun allarme", dice.
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