lunedì 14 aprile 2008

Pdl vincitore. Veltroni: "Buon lavoro Silvio".

«Come è prassi in tutte le democrazie occidentali, ho telefonato a Berlusconi per dargli atto della vittoria ed esprimergli l'augurio di un buon lavoro». Sono le prime parole di Walter Veltroni per commentare l'esito del voto. «Il risultato elettorale è chiaro: ma il Pdl cala e la Lega cresce. Il Pd è la più grande forza riformista del Paese. Confermo la nostra piena disponibilità ad affrontare le riforme istituzionali e la riforma elettorale» ha aggiunto Veltroni. Alla Camera il Pdl avanza con un vantaggio del 7% e al Senato con un 8% se le proiezioni dovessero essere confermate, il Popolo della libertà (assieme e Lega e Movimento per l'autonomia) avrà una larga maggioranza per governare. L'alleanza di centrodestra ottiene infatti il 46,7% dei voti al Senato (settima proiezione) contro il 38,5% ottenuto da Partito democratico e Italia dei valori. Alla Camera il vantaggio è un po' inferiore: l'alleanza guidata dal Popolo della libertà ottiene (sempre secondo le proiezioni) il 45,9% dei voti, quella del Partito democratico il 38,9%. Un distacco incolmabile che smentisce i primi exit poll, secondo i quali c'era una differenza di soli due o tre punti percentuali tra Pdl-Lega-Mpa e Pd-Idv. Da segnalare la buona performance della Lega. In seria difficoltà la Sinistra Arcobaleno che rischia di non avere nemmeno un rappresentante in Senato e alla Camera. Diffusi anche i primi exit poll sulla Sicilia, dove si vota per le Regionali. Anna Finocchiaro, candidato del centrosinistra, è tra il 36 e il 40%; Raffaele Lombardo, candidato del centrodestra, è tra il 49% e il 53%. Altri: 9-13%. A vincere sono stati i bisogni di sicurezza, stabilità del lavoro e di tranquillità economica dopo i dissanguamenti pecuniari effettuati dal precedente governo. Il leader del Pdl si prepara dunque ad un impegno difficile, rimettere in sesto il Paese dopo 20 mesi di malgoverno Prodi.
«Noi siamo pronti a lavorare insieme con l'opposizione sulle riforme» spiega Berlusconi, che promette di non cambiare nulla nell'«atteggiamento dialogante» del Pdl. Il Cavaliere non trattiene una stoccata sulle politiche del 2006: «Non posso negare ciò che penso e cioè che le elezioni del 2006 non sono state regolari. Lo prova anche il risultato che abbiamo ottenuto oggi» ha detto il leader del Pdl. Per la squadra di governo Berlusconi fa sapere che non ci vorrà molto tempo. «Ho già parlato con Bossi e Fini, ho già tutto in testa. Ci saranno almeno quattro donne - aggiunge - ma stavolta sarà più facile». In collegamento telefonico con Bruno Vespa e poi con Enrico Mentana nel corso della puntata di Matrix il Cavaliere ha anche annunciato che il problema dei rifiuti e quello di Alitalia saranno i primi nodi che il nuovo governo affronterà.

Buon lavoro Silvio e in bocca al lupo!

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